In Salento c’è un luogo affascinante, lontano dalle mete turistiche: il circuito di Nardò. La struttura è una delle più importanti di tutta l’Europa perché qui si effettuano i collaudi su tutti i tipi di veicoli. Nel 2012 il circuito di Nardò, situato a pochi passi dal mare, è stato acquistato da Porsche che ha continuato ad investire sull’impianto, considerato unico al mondo. Chi progetta le auto prima o poi deve provarle, i tecnici possono usare i simulatori ma è solo l’esperienza alla guida che può far emergere dei difetti e migliorare le prestazioni e la sicurezza. Il Nardò Technical Center è nato nel 1975 ed è circondato da un anonimo muro di cemento armato, all’interno un microcosmo di progettisti, tester e collaudatori il cui giudizio influisce anche sui singoli componenti e sulle soluzioni tecniche.
Il circuito di Nardò prima del passaggio ai tedeschi era la Società Autopiste Sperimentale Nardò una sorta di satellite della galassia Fiat, all’epoca c’era un anello con corsie per auto e camion e una pista dinamica riservata alle vetture. Solo sette anni dopo vennero eseguiti dei lavori di ampliamento per la realizzazione della pista dinamica per camion. Per chi vive in Salento il circuito di Nardò è un posto leggendario, tutti ne parlano ma quasi nessuno l’ha mai visitato. Nel 1999 ci sono stati dei nuovi interventi che hanno portato alla costruzione di officine e uffici (per un totale di 5.000 mq.) che hanno fatto acquisire al centro maggiore importanza. Tra gli altri interventi strutturali ci sono quelli del 2002 e del 2008 e la costruzione delle piste di prova per i test di comfort di guida e della rumorosità e ancora un percorso di handling. Come dicevamo dal 2012 l’impianto è controllato da Porsche Engineering Group GmbH e accessibile a tutti i produttori di automobili che possono studiare in gran segreto il futuro a 4 ruote.
Il circuito di Nardò è famoso per la sua forma circolare ad anello, ha un diametro di 4 km e una larghezza di 12,6 km, è considerato il percorso più veloce al mondo perché le auto possono superare i 400 km/h. La prima auto che ha raggiunto questa incredibile velocità è stata la C111-IV della casa automobilistica Mercedes-Benz, nel 1979. Tuttavia è Porsche che ha fatto la storia del circuito, aggiudicandosi nel 1982 il record della 24 ore con la 928 S. Il Nardò Technical Centre è ancora in continuo sviluppo: grazie al clima mite tutto l’anno si possono testare le vetture senza troppi rischi, anche se il circuito ha una struttura di primo soccorso con personale medico e paramedico che interviene in caso di necessità.